CLEMENS BEHR
Clemens Behr (DE), classe ’85, di base a Berlino, non ha bisogno di molto realizzare le sue opere. Negli ultimi anni ha coltivato la sua predilezione per le strategie legate al DIY (do it yourself). Il suo lavoro è caratterizzato da un’intensa esplorazione dello spazio pubblico, da un’inclinazione verso materiali di uso quotidiano come legno e cartone, e da una grande dose di improvvisazione. Le sue installazioni astratte a metà tra la pittura e gli oggetti tridimensionali, composte da cartone, legno, vernice, nastro e materiali trovati, spesso provocano effetti stranianti. In occasione di #FestiWall2018, all’interno del quartier generale, l’artista realizzerà un’installazione site specific fatta di oggetti di scarto, recuperati proprio tra le mura del Lanificio, e oggetti di uso quotidiano come cartone, nastro e sacchetti di plastica per rifiuti, legno tagliato e neon. Nell’atto di assemblare questi oggetti, Behr tenta di distorcere le prospettive, di trasformare sia il sito che ospita l’opera che il materiale scelto, vuole che il suo lavoro stimoli lo spettatore e che lo coinvolga. Le sue installazioni si modificano costantemente sia attraverso la sua azione, sia attraverso la posizione sempre mutevole dello spettatore, elementi che rendono la sua opera incompleta, non finita, ma con una forte tensione verso quello che potrebbe essere.
Clemens Behr cerca di estrapolare la bellezza di ciò che deve ancora essere svelato, la bellezza di ciò che potrebbe accadere e ciò che può essere.